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Diabete nel cavallo

Articolo a cura del Dott. Ubaldo Finzi

Parlare di diabete nel cavallo comporta affrontare un tema partendo da quello che è il sintomo più evidente che induce il sospetto che qualcosa non stia andando bene per il nostro animale: poliuria/polidipsia.
Purtroppo poliuria e polidipsia, cioè urinare e bere molto, non sono sintomi specifici di malattia bensì comuni ad alcune affezioni e questo rende un po’ più complicate le cose.
Un cavallo sano del peso di 500 kg beve circa 25 litri di acqua al giorno e produce circa 15 litri di urina, valori diversi da questi sono “anormali” e non dico patologici perché ci sono casi di polidipsia psicogena. Inoltre l’urina del cavallo è torbida, non trasparente come quella del cane e gatto, è di colore giallo intenso, ha un peso specifico che oscilla da 1.020 a 1.040 ed un pH da 7,5 a 8,5.

Le cause che determinano incremento della produzione di urina possono essere:

  • insufficienza renale cronica
  • alterata produzione dell’Ormone Antidiuretico (ADH)
  • consumo psicogeno di sale
  • diabete

Il diabete viene classificato in diabete insipido, perché non presenta glicosuria (cioè non ho glucosio nelle urine) e che può essere causato da alterazioni nella produzione dell’ormone ADH oppure da patologie renali, ed in diabete mellito che ha glicosuria.

Il diabete mellito può essere di Tipo 1, in cui non ho produzione di insulina per distruzione delle cellule pancreatiche che la producono e che viene detto insulino dipendente perché la terapia si basa solo sulla somministrazione di insulina, o di Tipo 2 in cui ho una resistenza dei tessuti all’insulina e posso avere una riduzione di produzione di insulina e viene definito non insulino dipendente perché non sempre serve l’insulinoterapia.

Il diabete insipido da insufficienza renale cronica prevede un approccio diagnostico e terapeutico che veda porre attenzione sui parametri della funzionalità renale (parametri azotati e capacità di filtrazione) con terapie correlate alla diagnosi.

Il diabete insipido da turbe della ghiandola pituitaria prende il nome di Sindrome di Cushing ma nella clinica equina è più corretto il nome di Sindrome Metabolica Equina; la malattia, spesso causata da tumori benigni della ghiandola, adenomi, porta ad un aumento del cortisolo prodotto dalle ghiandole surrenali e che determina un alterato rapporto di funzionalità di insulina e glucosio con un aumento della glicemia, poliuria e polidipsia, depressione del sensorio, distribuzione anomala del grasso e dimagrimento, laminite.

Quando oltre alla poliuria ed alla polidipsia abbiamo anche glicosuria ci troviamo di fronte ad un Diabete Mellito che può essere:

  • Tipo 1 (insulino dipendente) rara nel cavallo, non ho produzine di insulina, può essere dovuta a parassiti, esempio strongili, che in corso di migrazione nell’organismo ledono il pancreas e danno pancreatici.
    Sintomi: perdita di peso, depressione del sensorio, poliuria e polidipsia, iperglicemia, glicosuria, ipertrigliceridemia e nelle forme da parassiti aumento dei granulociti eosinofili nell’esame del sangue.
    La terapia si basa sulla somministrazione di insulina i cui dosaggi vengono valutati pertendo da dosi iniziali di 0,5-1 U/kg
  • Tipo 2 (non insulino dipendente) si ha soprattutto in pony obesi in cui non si ha riscontro di altre patologie, manifestano una ridotta sensibilità del’organismo all’insulina quindi iperglicemia ed aumento del peso; hanno iperglicemia, glicosuria.
    La terapia può basarsi solo sulla dieta e con un programma di esercizio controllato.

La distinzione tra i due tipi di diabete può essere fatta con un esame particolare che è il Test di tolleranza al glucosio che valuta i valori di glicemia dopo la somministrazione di zuccheri al cavallo.

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