Dogo argentino
Articolo inviato da Roberto Secci.
Allevamento amatoriale "DogoLion"
Origini
Il Dogo Argentino nasce in Argentina negli anni '60 nella nella provincia di Cordoba . All'inizio questa nuova razza era frutto di incroci tra i Perro de Pelea Cordobes, una razza locale ottenuta incrociando fra loro dei Mastini, dei Bulldog e dei Bull terriers rinomata e apprezzata dagli appassionati di combattimenti tra cani. In origine quindi il Dogo veniva usato per i combattimenti tra cani, molto in voga all'epoca e subito ne divenne un indiscusso protagonista. Questo era un cane ben diverso da quello di adesso e geneticamente ancora instabile. Il vero creatore della razza fu il Dr. Antonio Nores Martinez, un medico appartenente ad un’antica famiglia indigena, che essendo un grande appassionato di caccia pensò di creare sulla base di questo “primitivo” Dogo, un cane all’altezza di affrontare il puma, i pecari e tutta la grossa selvaggina che popolava la “pampa” argentina.
Per ottenere ciò occorreva selezionare un cane con un ottimo fiuto per scovare la selvaggina, una muscolatura imponente per sopportare gli estenuanti inseguimenti che si concludono con lunghi combattimenti, una stazza non troppo esuberante per la macchia più insidiosa con una certa agilità, una presa salda e potente per bloccare e dilaniare la preda e soprattutto un eroico coraggio che lo facesse combattere fino alla morte se necessario. All’inizio incrociò diversi cani di razza pura con il perro de pelea ed alla fine le razze candidate per la selezione di questa nuova razza furono: il Bulldog inglese, il Pointer per il suo fiuto, il Gran Danese per ottenere una taglia adeguata, l’Irish Wolfhound per sostenere gli inseguimenti, il Bull Terrier per la sua tenacia nell’incalzare la lotta con il selvatico, il Cane dei Pirenei per fissare ancor più lo standard della taglia e per dare una certa rusticità al cane e infine il Dogue de Bordeaux ed il Mastiff contribuirono a rafforzare morso e muscolatura.
La forza, la tenacia, l’olfatto molto sviluppato e sopratutto il coraggio lo resero il re indiscusso della caccia ai pecari, al puma e ad altri predatori che infestano le vaste e diverse regioni del territorio argentino.
L’equilibrio armonioso e l’imponente muscolatura lo rendono adatto a sopportare lunghe galoppate in qualsiasi condizione atmosferica e ad incalzare duri combattimenti con la preda che ha scovato. Il 21 Maggio 1964 il Dogo argentino è stato riconosciuto dalla Società di Cinologia Argentina e dalla Società Rurale Argentina. Il 31 Luglio 1973, grazie alla determinazione del Dr. Augustin Nores Martinez, fratello del creatore della razza, il Dogo argentino è stato accettato dalla Federazione Cinologica Internazionale (FCI) come prima e unica razza argentina. In Italia il Dogo raramente viene impiegato per la caccia ma è piuttosto utilizzato come cane da guardia e difesa visto il grande affetto che è capace di provare per il padrone e la sua famiglia.
Carattere
Gioioso, franco, amabile, non diffidente, abbaia poco perché ben cosciente della sua forza. Non deve mai essere aggressivo, tratto del carattere che deve essere attentamente tenuto sotto controllo. La naturale predisposizione a dominare, in particolar modo marcata nei maschi, lo coinvolge continuamente in lotte territoriali con cani dello stesso sesso. Nella caccia è furbo e silenzioso, coraggioso e molto agguerrito. La sua forza ed il suo equilibrio lo rendono un eccellente cane da guardia.
Aspetto generale
Molossoide di tipo normale, mesomorfo, dagli arti lunghi; pur non essendo un gigante, la sua buona taglia resta media nelle proporzioni desiderate. Il suo aspetto è armonioso; è robusto grazie alla possente muscolatura che traspare attraverso la pelle solida ed elastica strettamente aderente al corpo grazie a dei tessuti sottocutanei non troppo lassi. L'andatura è calma ma sicura; è intelligente e le reazioni rapide ed agili sottolineano il carattere gioioso di fondo. E' fedele ed affettuoso; il colore bianco è notevole; le attitudini fisiche ne fanno un vero atleta.
Mantello
Pelo: uniformemente corto, liscio, e piacevole al tatto, di una lunghezza approssimativa da 1,5 a 2 cm. La densità e lo spessore variano secondo il clima. In un clima tropicale, il pelo, più sottile e rarefatto, lascia trasparire le regioni pigmentate, il che non è un motivo di penalizzazione. In un clima freddo, il pelo è più spesso e fitto; la presenza di sottopelo è allora possibile.
Colore: di un bianco puro. Attorno agli occhi si accetta una macchia nera o di colore scura; questa macchia non deve superare il 10% della superficie della testa. Tra i soggetti di pari qualità, il giudice dovrà optare per quello il cui bianco è più puro.
Taglia e peso
Altezza al garrese: per i maschi da 62 a 68 cm, per le femmine da 60 a 65 cm. I maschi pesano mediamente intorno ai 50 chili, le femmine poco di meno.
Difetti
Sviluppo osseo e muscolare insufficiente (debolezza). Tartufo non sufficientemente pigmentato. Labbra pendule. Denti piccoli, mal sviluppati o cariati. Dentatura incompleta. Occhi troppo chiari. Torace a botte o carenato. Costole piatte. Angolatura esagerata dell'arto posteriore. Garretto troppo lungo. Andatura atipica. Pigmentazione esagerata della pelle nei soggetti giovani. Presenza di piccole zone di pelo colorato. Nervosismo, squilibrio nervoso.
Consigli
Il Dogo Argentino è un cane abbastanza rustico che non necessita di particolari cure. Si possono verificare dei problemi di dermatite ma si risolvono con una corretta alimentazione. In commercio ci sono ottime marche di crocchette a base di pesce che prevengono questo problema ma se il cane sta bene può mangiare anche 1,5 Kg di carne al giorno. E' importante farli fare molte passeggiate sia per farlo correre sia per farlo socializzare fin da piccolo con altri cani e persone. Il Dogo ha un carattere abbastanza dominante quindi il propietario deve essere fermo e severo nell'educazione di un cucciolo, stabilendo immediatamente la gerarchia che vi è in famiglia. Se si educa con attenzione ne esce fuori un cane perfettamente integrato e socievole.
Nella scelta del cucciolo è fondamentale affidarsi ad allevamenti seri, che garantiscano tipicità di razza e sopratutto una linea di sangue equilibrata. Questo perchè il Dogo ha delle potenzialità sorprendenti quindi è indispensabile che il cane provenga da una genealogia equilibrata. In Italia infatti molti hanno il Dogo Argentino ma la maggior parte dei cani ha molti difetti, causati da selezioni azzardate. In Dogo è anche utilizzato come cane poliziotto, da soccorso e per la pet therapy.
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