Schnauzer
Articolo inviato da:
Paola Giordano Mussoi. Allevamento "I Folletti Grigi" - Bosisio Parini (Lecco)
http://www.follettigrigi.com
Luisella Kunderfranco. Allevamento "del Guidante" - Mornago (VA)
Origini
Cane di provenienza tedesca, le cui origini si perdono nella notte dei tempi, apparteneva al gruppo dei “cani da torba”, considerato il più antico in Europa.
Ne abbiamo notizia nel 15° e 16° secolo quando lo vediamo ritratto da diversi pittori. Albrecht Dürer pare ne avesse uno poiché lo effigiò in diversi suoi quadri dal 1492 al 1504, anche Rembrandt e più tardi Sir Joshua Reynolds hanno dipinto Schnauzer nei loro quadri ed uno appare anche in una tappezzeria di Lucas Cranach il Vecchio datata 1501.
A Mecklenburg, in Germania, c’è una statua del 14° secolo che raffigura un cacciatore con uno Schnauzer accovacciato ai suoi piedi e famosa è la statua datata 1620, che, dietro l’abside della chiesa di San Leonardo a Stoccarda, raffigura un guardiano di notte accompagnato da uno Schnauzer.
Chiaramente hanno tutti poco a che vedere con l’immagine che abbiamo dello Schnauzer di oggi, sono cani robusti, rustici, dal pelo irsuto. Così li vediamo anche nei primi disegni che li raffigurano risalenti alla fine dell’’800.
Animale duttile ed instancabile lo Schnauzer seppe presto farsi apprezzare dall’uomo. Sappiamo che già nel 1500 veniva usato come scorta alle diligenze che spesso precedeva di alcuni metri o anche, favorito dalla sua taglia, viaggiava sulle carrozze affinché con il suo carattere fiero potesse mettere in fuga eventuali malintenzionati.
La sua proverbiale amicizia per i cavalli lo portò ad essere una presenza costante nelle stalle dove svolgeva anche il compito di guardiano abbaiando furiosamente per segnalare la presenza di estranei e che teneva libere da topi e roditori. Fu, inoltre, usato per la caccia ed al fine di preservarlo dai morsi delle prede, gli venivano tagliate coda ed orecchie.
La sua innata attitudine alla guardia si perfezionò di generazione in generazione anche attraverso un’attenta selezione dei soggetti più dotati ed ha spinto l’uomo, che apprezzava le sue qualità, a produrre anche soggetti più grandi, più forti fisicamente e adatti alla difesa ed altri di taglia più piccola da usare piuttosto da compagnia.
Solo nel 1800 si inizia a distinguere e selezionare le varie razze. Gli odierni Pinscher e Schnauzer, razze le cui origini sono comuni, venivano allora definiti Pinscher a pelo liscio (i primi) e Pinscher a pelo ruvido (i secondi).
Questi ultimi vengono descritti come derivati dal Barbone e dal Mops con il pelo meno fitto e più corto di quello del Barbone ma lungo e fitto, che sembra una barba, attorno al muso mentre la coda ha poco pelo. Per quanto riguarda il colore è spesso grigiastro o tendente al rosso.
Verso la fine del 1800 in Germania inizia l’allevamento sistematico degli Schnauzer…ma perché si chiamano così? Sembra che il nome derivi da “Schnauzi” che in dialetto bavarese significa “muso”.
Si redigono i primi standard pur non essendo ancora ben chiaro il limite fra lo Schnauzer medio ed il nano riguardo alla taglia, per quanto concerne il colore, invece, erano ammessi, oltre al pepe sale e al nero, anche il rosso-giallo e il giallo-grigio, si inizia anche a combattere i difetti più comuni tra cui quelli di dentatura, il muso appuntito, i masseteri sporgenti, non ultimo il pelo molle.
Nel corso del ventesimo secolo l’allevamento dello Schnauzer conosce uno sviluppo notevole, dapprima in Germania, dove viene fondato il “Pinscher-Schnauzer Klub” che ben presto pubblica lo standard di tutte le razze e per la prima volta appare lo standard dello Schnauzer gigante, poi in molti paesi europei e negli Stati Uniti.
Ma il vero periodo di prosperità per l’allevamento degli Schnauzer è quello del dopoguerra, verso la fine degli anni 40, quando compaiono i primi allevamenti che fanno la storia dei nostri Schnauzer odierni.
Per quanto riguarda più in particolare l’Italia si sa che dopo la prima guerra mondiale c’erano nel nostro paese alcuni soggetti provenienti da allevamenti tedeschi. Il Kennel Club Italiano li riconosce ufficialmente attorno alla metà degli anni ’20 ma li annovera fra i Terrier. Solo attorno al 1930 viene riconosciuto il Italia lo Schnauzer Gigante (Riesenschnauzer) che viene incluso fra le razze da difesa mentre lo Schnauzer (allora Schnauzer Medio, in tedesco Mittelschnauzer) è considerato da guardia e lo Schnauzer Nano (Zwergschnauzer) è a quei tempi classificato fra i cani da compagnia.
Anche da noi nel dopoguerra cresce l’interesse per queste razze e fioriscono gli allevamenti, uno per tutti quello della signora Giuliana Crippa di Arcellasco d’Erba che con i suoi storici “Diavoli Neri” è da considerarsi, almeno per il colore nero, la figura più importante fra gli allevatori di Schnauzer in Italia.
Lo Schnauzer, cioè quello di taglia media, che può essere pepe sale o nero, è il capostipite degli Schnauzer ed il pepe sale viene definito nel “Commento allo Standard” della sig.ra Marisa Brivio Chellini, stimata giudice ed allevatrice di questa razza
:“ Se limitiamo l’esame dello Schnauzer alla taglia media e al colore pepe sale ci riferiamo dunque al prototipo che ha dato vita alle tre taglie e alle altre varietà di colore. Ritengo di poter affermare che proprio il colore pepe sale e la tessitura forte del mantello siano una ragione in più per giustificare il fascino che lo Schnauzer emana prepotente”.
E’ un meraviglioso cane da guardia; dotato di un acuto senso della proprietà, è un guardiano incorruttibile, è sempre vigile, dovunque si trovi. Mi è capitato più volte di entrare in un negozio con uno dei miei Schnauzer che, dopo essersi guardato attorno un attimo per “studiare” la situazione, ritiene di doverlo prendere sotto la sua protezione. E in casa il suo posto preferito sarà sempre quello da cui può osservare la porta d’ingresso e, nel contempo, seguire lo svolgersi della vita familiare. E’, infatti, molto legato, direi dedito, al padrone e alla sua famiglia che devono essere disposti a ricambiare questo suo attaccamento anche se il suo “padrone” sarà solo uno; è, inoltre, uno stupendo compagno di giochi per i bambini.
E’ un cane forte e robusto, per questo molti pensano che il suo “habitat” ideale sia il giardino. E’ vero che ha necessità di passeggiare e correre all’aperto, è anche vero che è una razza molto sana, che è, come dicevo “forte e robusto”, ma è così bello averlo vicino, il rapporto che si crea con i componenti della famiglia è ineguagliabile e la sua intelligenza sorprende chi non lo conosce.
Mi è capitato talvolta di vedere una certa avversione da parte delle signore, in particolare, a far vivere il cane in casa se c’è un giardino. Sono sempre riuscita a convincerle che, una volta abituato a non sporcare in casa, e molti dei miei cuccioli non hanno mai sporcato in casa se ben seguiti nei primi giorni, non crea problemi, è un cane pulito il cui mantello non puzza dà tutto sé stesso e sa farsi amare tanto da diventare un altro membro della famiglia.
Anche la sua taglia, tra i 45 e i 50 cm. al garrese lo porta ad essere un eccellente cane da appartamento, preferito ad altre razze per la guardia negli alloggi.
Una delle sue caratteristiche è la diffidenza verso gli estranei, diffidenza non significa, però, mordacità né paura. Probabilmente se qualcuno si avvicinerà al vostro Schnauzer per accarezzarlo esso si ritrarrà, non per timore ma perché, cane da guardia, non vuole dare confidenza a chi non conosce.
Ha ancora un po’ la fama del “cane cattivo”. Anni fa gli Schnauzer, in particolare i pepe sale, mostravano una certa aggressività ma negli ultimi vent’anni il carattere si è molto addolcito pur mantenendo le peculiarità della razza, merito di quegli allevatori che hanno saputo lavorare con saggezza, in particolare negli accoppiamenti usando esclusivamente soggetti dal carattere stabile e non mordaci.
3 razze distinte di cui lo Schnauzer è il capostipite.
Standard dello Schnauzer (medio)
FCI-Standard N° 182
Paese di origine: Germania
Impiego: Cane da guardia e da scorta
Classificazione FCI: Gruppo 2 Cani di tipo pinscher e schnauzer, molossoidi e cani bovari svizzeri
- Sezione 1 Cani di tipo pinscher e schnauzer
Razza non sottoposta a prova di lavoro
Aspetto generale: Cane di taglia media di costruzione più compatta che allungata a pelo duro
Proporzioni importanti: l'altezza al garrese corrisponde all’ incirca alla lunghezza del corpo dando allo schnauzer un aspetto quadrato. La lunghezza totale della testa (misurata dall'estremità del tartufo alla cresta occipitale) corrisponde alla metà della lunghezza del dorso (misurata dal garrese all’ attaccatura della coda)
Temperamento: temperamento vivace associato ad una calma circospetta, una predilezione al gioco e un attaccamento proverbiale al suo padrone sono i tratti tipici del carattere dello schnauzer. Amante dei bambini è incorruttibile e vigile ma non per questo abbaia per un nonnulla. I suoi sensi sono molto sviluppati, la sua sagacia e intelligenza, l'attitudine all'addestramento, il suo coraggio, resistenza e ottima sopportazione alle intemperie e alle malattie lo collocano come un eccellente cane per la famiglia, la guardia, e con le caratteristiche necessarie per essere un cane da utilità
Movimento
Elastico, elegante,agile e libero che copre terreno. Gli arti anteriori si estendono il più possibile in avanti, quelli posteriori procurano la spinta necessaria per delle lunghe ed elastiche falcate. L'arto anteriore, da un lato, e il posteriore, dal lato opposto avanzano nello stesso tempo. Il dorso, i legamenti e le articolazioni sono ferme
Pelle
Ben aderente su tutto il corpo
Mantello
Pelo: il pelo deve essere duro (così detto filo di ferro) e ben fitto, il mantello si compone di un sottopelo ben fitto e di un pelo di copertura (sufficientemente lungo da poterne valutare la qualità) duro e ben aderente, non deve essere né arricciato, né ondulato. Il pelo su testa ed arti tende ad essere meno duro. Il pelo è normalmente più corto sulla fronte e le orecchie. La barba, non troppo morbida, e le sopraciglia cespugliose che coprono leggermente gli occhi, sono una tipica caratteristica di razza.
Colore:
· Nero unicolore con sottopelo nero.
· Pepe e sale (misto di peli bicolori con base grigia e banda nera)
Per quanto riguarda il pepe e sale nell’allevamento si cerca di ottenere un colore medio con una tonalità "pepe" ben pigmentata di nero e uniforme, con un sottopelo grigio. Sono ammesse delle tonalità che vanno dal grigio scuro color del ferro al grigio più argentato.
Indipendentemente dalla tonalità del mantello tutti gli schnauzer "pepe e sale" devono avere una maschera più scura che accentua l'espressione e che si sposa armoniosamente con il colore del soggetto. La presenza di zone nettamente chiare sulla testa, sul petto, e sugli arti non sono da ricercarsi
Taglio e peso
Altezza al garrese: sia per i maschi che per le femmine da 45 a 50 cm
Peso ideale: sia per i maschi che per le femmine da 14 a 20 kg
Standard dello Schnauzer gigante (Riesenschnauzer)
FCI-Standard N° 181
Paese d'origine: Germania
Data di pubblicazione dello standard originale valido: 06.04.2000
Impiego: Cane da utilità e da compagnia
Classificazione FCI: Gruppo 2 Cani di tipo pinscher e schnauzer, molossoidi e cani bovari svizzeri
Sezione 1 Cani di tipo pinscher e schnauzer
Sottoposta a prova di lavoro
Aspetto generale:
Di grossa taglia, potente, più compatto che slanciato. E' la copia ingrandita e irrobustita dello schnauzer. E' un cane fiero, predisposto alla difesa e la cui prestanza incute rispetto
Proporzioni importanti:
Di costruzione quadrata, il che significa che l'altezza al garrese corrisponde approssimativamente alla lunghezza del tronco. La lunghezza totale della testa (misurata cioè dalla punta del tartufo alla cresta occipitale) corrisponde alla metà della lunghezza del dorso (misurata dal garrese all' attacco della coda)
Temperamento:Tipici del suo carattere sono l' equilibrio del temperamento e la fedeltà incorruttibile nei confronti del proprio padrone. I suoi organi di senso sono sono molto sviluppati come lo sono anche la sua intelligenza, la sua attitudine all' addestramento, la sua forza, la sua perseveranza, la sua rapidità e la sua resistenza alle intemperie e alle malattie. La sua innata capacità di sopportare la fatica e la sua sicurezza fanno del riesenschnauzer il cane ideale per la compagnia e per l' impiego nell'addestramento alla difesa o all'utilità
Movimento
Sciolto, elegante, agile, libero ed ampio. Gli arti anteriori si estendono il più possibile in avanti, quelli posteriori procurano la spinta necessaria per delle lunghe ed elastiche falcate.L’ arto anteriore, da un lato, e il posteriore, dal lato opposto avanzano nello stesso tempo. Il dorso, i legamenti e le articolazioni sono ferme
Pelle
Ben aderente su tutto il corpo
Mantello
Pelo: il pelo deve essere duro (così detto filo di ferro) e ben fitto, il mantello si compone di un sottopelo ben fitto e di un pelo di copertura (sufficientemente lungo da poterne valutare la qualità) duro e ben aderente, non deve essere né arricciato, né ondulato. Il pelo sugli arti tende ad essere meno duro. Il pelo è normalmente più corto sulla fronte e le orecchie. La barba, non troppo morbida, e le sopraciglia cespugliose che coprono leggermente gli occhi, sono una tipica caratteristica di razza
Colore:
· Nero unicolore con sottopelo nero.
· Pepe e sale (misto di peli bicolori con base grigia e banda nera)
Per quanto riguarda il pepe e sale nell’ allevamento si cerca di ottenere un colore medio con una tonalità "pepe" ben pigmentata di nero e uniforme, con un sottopelo grigio. Sono ammesse delle tonalità che vanno dal grigio scuro color del ferro al grigio più argentato.
Indipendentemente dalla tonalità del mantello tutti gli schnauzer "pepe e sale" devono avere una maschera più scura che accentua l'espressione e che si sposa armoniosamente con il colore del soggetto. La presenza di zone nettamente chiare sulla testa, sul petto, e sugli arti non sono da ricercarsi
Taglia e peso
Altezza al garrese: sia per i maschi che per le femmine da 60 a 70 cm
Peso ideale: sia per i maschi che per le femmine da 35 a 45 kg
Standard dello Schnauzer nano (Zwergschnauzer)
FCI-Standard N° 183
Paese d'origine: Germania
Data di pubblicazione dello standard originale valido: 06.04.2000
Impiego: Cane di casa e da compagnia.
Classificazione FCI : Gruppo 2 Cani di tipo pinscher e schnauzer, molossoidi e cani bovari svizzeri
Sezione 1 Cani di tipo pinscher e schnauzer.
Non sottoposta a prova di lavoro.
Aspetto generale:
Piccolo, robusto, più compatto che slanciato, a pelo ruvido, distinto. E' la copia rimpicciolita dello Schnauzer, senza manifestare comunque alcun segno di nanismo
Proporzioni importanti:
Di costruzione quadrata, il che significa che l’altezza al garrese corrisponde all'incirca alla lunghezza del corpo dando allo schnauzer un aspetto quadrato. La lunghezza totale della testa (misurata dall’ estremità del tartufo alla cresta occipitale) corrisponde alla metà della lunghezza del dorso (misurata dal garrese all’ attaccatura della coda)
Temperamento:
Il suo atteggiamento è simile a quello dello Schnauzer anche se caratterizzato dal temperamento e dal comportamento tipici di un cane di piccola taglia. Intelligenza, temerarietà, resistenza e vigilanza rendono lo zwergschnauzer un piacevole cane da casa, oltre che da guardia e da compagnia che può vivere senza problemi anche in una casa di piccole dimensioni
Movimento
Elastico, elegante,agile e libero che copre terreno. Gli arti anteriori si estendono il più possibile in avanti, quelli posteriori procurano la spinta necessaria per delle lunghe ed elastiche falcate. L'arto anteriore, da un lato, e il posteriore, dal lato opposto avanzano nello stesso tempo. Il dorso, i legamenti e le articolazioni sono ferme
Pelle
Ben aderente su tutto il corpo
Mantello
Pelo: il pelo deve essere duro (così detto filo di ferro) e ben fitto, il mantello si compone di un sottopelo ben fitto e di un pelo di copertura (sufficientemente lungo da poterne valutare la qualità) duro e ben aderente, non deve essere né arricciato, né ondulato. Il pelo su testa ed arti tende ad essere meno duro. Il pelo è normalmente più corto sulla fronte e le orecchie. La barba, non troppo morbida, e le sopraciglia cespugliose che coprono leggermente gli occhi, sono una tipica caratteristica di razza
Colore:
· Nero unicolore con sottopelo nero
· Pepe e sale
· Nero argento
· Bianco unicolore con sottopelo nero Per quanto riguarda il pepe e sale nell’allevamento si cerca di ottenere un colore medio con una tonalità "pepe" ben pigmentata di nero e uniforme, con un sottopelo grigio. Sono ammesse delle tonalità che vanno dal grigio scuro color del ferro al grigio più argentato. Indipendentemente dalla tonalità del mantello tutti gli schnauzer "pepe e sale" devono avere una maschera più scura che accentua l'espressione e che si sposa armoniosamente con il colore del soggetto. La presenza di zone nettamente chiare sulla testa, sul petto, e sugli arti non sono da ricercarsi
Per il nero argento vale, quale indirizzo per l'allevamento, il colore nero del pelo associato ad un sottopelo del medesimo colore e con tracce bianche sopra gli occhi, sulla gola, alle guance, sulla parte prominente del petto, al metacarpo e al metatarso, ai piedi anteriori e posteriori, nella parte interna degli arti posteriori ed intorno all'ano. La fronte, la nuca e la parte esterna dell' orecchio sono nere
Taglia e peso
Altezza al garrese: sia per i maschi che per le femmine da 30 a 35 cm
Peso ideale: sia per i maschi che per le femmine da 4,5 a 7 kg
Guida alla toelettatura degli Schnauzer Gigante, Medio e Nano
Il mantello dello schnauzer consiste in un sottopelo lanoso ed una copertura di pelo duro. La toelettatura ha il fine di mettere in risalto la bellezza delle sue forme e la qualità del suo pelo, che come detta lo standard deve essere come fil di ferro; non ultimo con una buona toelettatura si riesce a nascondere all’occhio piccoli difetti di costruzione.
La cura del pelo deve essere iniziata sin dalla tenera età: bisogna abituare il nostro schnauzer sin dai primi mesi ad essere spazzolato e pettinato, effettuando dette operazioni preferibilmente ponendo il cucciolo su di un tavolino. Solo così sarà pronto ad accettare volentieri di essere toelettato restando tranquillo anche qualche ora sul tavolino da toelettatura.
Toelettare uno Schnauzer vuole dire “ stripparlo “, cioè togliere con l’aiuto di un apposito coltellino il pelo ormai maturo. Non abbiate alcun timore; il vostro cane non soffrirà affatto per questa operazione che tende ad eliminare il pelo morto. Il coltellino semplifica e rende più agevole l’operazione , che potrebbe essere effettuata anche con solo due dita della mano, quasi a “spennare “ il proprio schnauzer.
Seconda fase della toelettatura é il trimming. Il trimming è praticamente un lavoro di rifinitura: si raccorcia il pelo sulla testa e sul collo per far bene risaltare barba e baffi, ed anche per eliminare eventuali frange scomposte sulle zampe e sotto il ventre.
L’amatore potrà effettuare queste operazioni da solo e potrà col tempo arrivare ad un risultato paragonabile a quello ottenuto da un professionista, con un po’ di buon gusto e gli strumenti necessari: un coltellino seghettato da stripping , un paio di forbici ben appuntite, una forbice sfoltitrice, una macchinetta a mano o meglio elettrica per le parti dove il pelo deve essere molto corto ed per finire una spazzola a denti tondi. E se pensate di non esserne all’altezza ogni esposizione sarà per voi una fonte di informazioni utili a migliorare.
Del resto i toelettatori che eseguono correttamente lo stripping sono una categoria molto rara. E purtroppo invalsa un po’ dovunque la consuetudine , più semplice, di tosare lo schnauzer a macchinetta in ogni parte del corpo con conseguenze compromettenti la qualità ed il colore del pelo.
Lo schnauzer per definizione è un cane a pelo duro; il pelo morbido ed ondulato in tutte le parti del corpo comporta l’impossibilità di ottenere in esposizioni di bellezza la massima qualifica, anche se è vero che a questo tipo di pelo si accompagnano sempre barba e sopracciglia molto lunghe e veramente belle da vedere.
Sempre se vogliamo che il nostro soggetto possa non sfigurare in competizioni di bellezza , dobbiamo ricordare che le colorazioni ammesse dallo standard sono il nero puro ed il pepe e sale nei soggetti di taglia gigante e media, ed oltre ai precedenti il nero argento e il bianco per i soggetti di taglia nana.
A volte il mantello nero presenta il problema di mancanza di sottopelo, il che equivale a difetto. Così come mentre si può tollerare la presenza di pochi peli bianchi isolati, sono da penalizzare più macchie bianche . Ugualmente da eliminare il pelo con tracce abbastanza diffuse di pelo rosso.
Il mantello pepe e sale è dato da un insieme di peli di diverso colore: uno uniformemente nero, l’altro uniformemente bianco ed il terzo con il nero ed il bianco alternati in parti abbastanza regolari. L’ideale è la ricerca di una tinta omogenea in tutto il corpo, più o meno sostenuta, ma comunque sempre accompagnata da una maschera più scura. Non sono da apprezzare tratti troppo chiari sulla barba e nelle parti inferiori delle zampe , caratteristiche piuttosto diffuse nel tipo americano.
La varietà del nero argento è ben descritta nello standard . Ben specificate le posizione delle parti di pelo bianco inserite su mantello nero.
Ultimo nato il nano bianco: la standard detta un pelo bianco uniforme con sottopelo anch’esso bianco. Da evitare pezzature del mantello ed il color biscotto. Certo che a volte sono evidenti varie sfumature di giallo , problema che accomuno la schnauzer nano a tutte le altre razze canine dal mantello bianco.
Se avrete una continua cura del mantello del vostro compagno non sarà poi necessario più di tanto ricorrere al bagno, che il cane non affronta mai con grande entusiasmo. Una spazzolata quotidiana è sufficiente per eliminare la polvere dal pelo. Quando comunque un bagno si rende necessario preferibile utilizzare una shampoo specifico, che non ammorbidisce eccessivamente il pelo che, ricordiamo, deve essere ruvido.
Attenzione comunque: dopo il bagno prendiamo sempre l’abitudine di asciugare con un fon il pelo aiutandosi con una spazzola al fine di mantenere ordine nella disposizione del pelo.
Sempre a proposito di pelo, mi sembra corretto ricordare come da sempre in America ed in Inghilterra si usi un tipo di toelettature per lo Schnauzer che ricorda più da vicino l’amico Terrier: particolare più evidente è la maggiore lunghezza e ricchezza di pelo sugli arti. Sempre di più questo tipo di toelettatura sta prendendo piede in Europa soprattutto per i soggetti di taglia nana.
Intervista a Luisella Kunderfranco :
Domanda. Il colore del mantello delle tre razze Schnauzer ha la sua importanza. Come mai nei Riesen sono meno diffusi i pepe e sale e negli Zwerg sono ammessi anche i nero argento e , recentemente , anche i bianchi?
Risposta. Allo stato attuale nei riesen il colore nero è decisamente dominante. Poco diffuso il colore pepe e sale comunque che risale già al dopoguerra quando pochi e rari esemplari , anche se di buona qualità, si potevano trovare in Olanda ed in Belgio.
In quei paesi l’utilizzazione del medio pepe e sale Furst V. Halveg aveva contribuito alla produzione di buoni esemplari. Attualmente la diffusione del gigante pepe e sale è scarsissima.
Per quanto concerne la razza nana, la diffusione dei vari colori è di tutt’altra natura. Agli storici nero e pepe e sale si sono aggiunti nel tempo il colore nero argento , che così tanto ha riscosso successo, e il bianco.
Mi piace ricordare come Frida Steigher, prima in Europa, sia riuscita a lavorare sul nuovo colore nero argento (nato da accoppiamenti tra pepe e sale) grazie anche al sostegno del Kennel Club Svizzero che le ha permesso l’iscrizione dei cuccioli nati con questo nuovo colore in registro a parte ( una specie del nostro LIR). Comunque già in America dove era stato importato Eastwight Sea Voyger, si erano già visti soggetti di detto nuovo colore.
Diversa la storia che ha visto fissarsi il colore bianco. Bisogna in questo caso ringraziare la magistratura a cui si rivolse una vecchia signora tedesca, che aveva iniziato a fissare detto colore, quando si trovò di fronte alla decisione del PSK di chiudere il libro origine ai nani bianchi. La stessa dimostrò di avere quale unica fonte di reddito l’allevamento dei nani bianchi e la vinse nei confronti della Società tedesca.
E’ pur vero che attualmente gli schnauzer possono avere diversi colori così come fissato dallo standard, comunque non dimentichiamoci che in origine i colori erano diversissimi e svariati. In origine il mantello era gelb (giallo ),giallo e bianco , bianco e nero.
La diffusione dei diversi colori nelle tre taglie è comunque sempre da attribuire alla pazienza con cui gli allevatori continuano ed insistono nel loro lavoro, mentre soprattutto nella razza nana, per eccellenza più cane da compagnia delle tre taglie, la simpatia e la originalità del mantello hanno la loro parte.
Domanda. Nelle tre taglie esistono differenze di carattere?
Risposta. Per quanto concerne il carattere degli schnauzer mi sento di dire che sostanzialmente le tre taglie mantengono le stesse caratteristiche, forse modificate leggermente nella razza nana, per la sua mole utilizzata più come compagnia che cane da difesa.
Il Riesen è per eccellenza cane da difesa. In famiglia riconosce il suo padrone, mostrando nei suoi confronti carattere estroverso ed allegro, mentre si dimostra piuttosto riservato nei confronti degli estranei. E’ questo suo particolare attaccamento al padrone che lo fa diventare piccolissimo ( 70 cm al garrese per circa 50 Kg di cane ) e non ingombrante nel momento in cui lo deve seguire dappertutto. Queste sue doti di grande equilibrio fanno sì che comunque pur sembrando a chi lo frequenta un cane tranquillo ed anche giocherellone, si sappia far rispettare quando richiesto dalle circostanze..
E’ da sfatare la leggenda del cane “cattivo”. Sarà forse il suo aspetto o forse quel grosso ciuffo che copre completamente gli occhi ed impedisce di capire cosa stia guardando ed in che modo,che lo fa sembrare così a chi non lo conosce più di tanto.
Quindi ricapitolando, il riesen, cane di grande mole e forte ossatura, richiede spazi per poter dare sfogo alla propria esuberanza , ma nello stesso tempo la devozione al padrone unita alle sue straordinarie doti di massimo equilibrio e socievolezza fanno si che viva tranquillamente in casa per seguire dovunque il suo padrone.
Per concludere un cane da capire e da seguire , non dimenticandoci quanto sappia essere amico, compagno fedele e silenzioso ma nello stesso tempo invadente a riempire le tue giornate.
Sempre queste sue doti fanno sì che possa essere impiegato oltre che per le tradizionali gare di lavoro, ancor sempre più per la conduzione dei non vedenti e utilizzato anche dalla Protezione Civile, che ne riconosce oltre la caparbietà (caratteristica questa comune a tutte le tre taglie) ottime qualità olfattive, incuranza del dolore e della fatica unite da una enorme socievolezza nei confronti delle persone ritrovate.
Lo stesso si può dire della razza media; temperamento, individualità, fanno di questo cane un ottimo compagno che per la sua mole più ridotta rispetto al gigante lo rende forse più agevole da vivere in città o in appartamento.
Il nano ha tutto in temperamento dei suoi fratelli più grandi accompagnato quindi a doti di grande coraggio che a volte lo fanno sembrare incosciente. Affronta il pericolo senza valutare le sue piccole forze.
Comunque è un ottimo cane da compagnia, forte e robusto, vivace e mai invadente. Quindi il nano è affettuoso, devoto guardiano con una grande capacità di apprendimento, dote questa caratteristica di tutte le tre taglie
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