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Coniglio: Coabitazione e Riproduzione

Articolo a cura della Dott.ssa Lia Di Bartolomeo.

Coabitazione

Un discorso a parte merita la coabitazione del coniglio con i suoi simili e con altre specie. In effetti quando si posseggono più conigli si consiglia comunque la sterilizzazione sia per prevenire accoppiamenti indesiderati sia per una questione di territorialità e quindi di coabitazione serena degli animali.
La coabitazione con animali diversi è possibile sia nel caso del cane che del gatto anche se a mio avviso andrebbe comunque monitorata specie con i cani di grossa taglia. La coabitazione non è possibile invece con il furetto che effettivamente non perde mai il suo istinto ed il coniglio risulta la preda naturale non chè maggiormente gradita per il furetto.
La gabbia per un coniglietto nano di un kg di peso deve essere almeno di larghezza 32 cm con una apposita cassettina dove il coniglio deporrà i suoi bisogni ed a terra possibilmente un tappetino di gomma morbido che bisognerà lavare spesso che attutirà la pressione sulle zampe.

Riproduzione

Come accade per il gatto e per il furetto anche nel caso della coniglia l’ovulazione si ha dopo il coito e l’estro è molto evidente poiché la vulva è tumefatta ed assume una condizione arcuata, di norma vocalizza. Dopo 30/33 giorni nascono i cuccioli in genere 4/5 per le razze piccole e 12 per le razze giganti.
Poco prima del parto la femmina si strappa i peli dell’addome che in questa fase sono ricchi di feromoni crea un piccolo nido per i suoi cuccioli che così facendo riconoscerà dall’odore.
L’allattamento è scarso infatti si hanno solo due poppate/die, quindi il resto della giornata la coniglia può occuparla in altro modo. La mancanza delle cura parentali non è patologica per il coniglio infatti ogni poppata i cuccioli assorbono il 20 % del loro peso in latte.

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