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Pesce Rosso: Classificazione, Anatomia e Fisiologia

Articolo a cura della Dott.ssa Lia Di Bartolomeo

Pesce rosso

Con questo nome conosciamo il Carassius auratus.

Lo zoologo Gunter, nel 1800, sostituì con Carassius auratus le precedenti dizioni di Cyprinus auratus e Cipronoptis auratus.

Scheda clinica:

  • Sottotipo: vertebrati
  • Classe: teleostei o pesci ossei
  • Sottoclasse: attinopterigii
  • Ordine: cipriniformi
  • Famiglia: ciprinidi
  • Genere: carassius
  • Specie : carassius auratus

Secondo molti zoologi il pesce rosso andrebbe considerato una varietà del “carassius auratus gibelio” che vive in natura anche in Europa, parente stretto della carpa e del carassio comune.
È originario dell’Asia, predilige acque ferme prive di corrente come quelle dei fiumi e dei canali di bonifica.

Anatomia e fisiologia

Al pari di tutti gli altri il pesce rosso è un vertebrato acquatico, con corpo affusolato atto alle pulsioni idrodinamiche, respirazione branchiale cuore venoso e apparato renale di tipo mesonefrico.
La temperatura interna è molto variabile ed ovviamente dipende per la maggior parte da quella dell’ambiente in cui il pesce è immerso.

Pinne
Le pinne sono in realtà delle appendici laminari che si differenziano in pari ed impari. Le pari sono ad esempio le pinne pettorali e le ventrali o pelviche. Le pinne impari sono la dorsale, la caudale e l’anale.
Si tratta di una specie piuttosto longeva potendo vivere oltre 15 anni. Il dimorfismo sessuale non è chiaramente evidente, si riconosce la femmina dal profilo dell’addome che è convesso
Le pinne sono costituite da raggi duri meglio noti come spinosi presenti nella pinna dorsale ed anale, come dice la parola i raggi duri sono dotati di una certa rigidità e consentono al pesce di mantenersi in posizione verticale.
Le pinne dotate di raggi molli come le pinne pettorali o le ventrali o le caudali consentono al nostro amico cambi di direzione, frenate, propulsione e la funzione timone.

Squame
sono lamelle ossificate a crescita concentrica indipendente , parzialmente sovrapposte l’una l’altra similmente alle tegole di un tetto. Similmente ai raggi annuali degli alberi le squame permettono la comprensione dell’età del pesce se visionate con opportuna metodologia microscopica.
La funzione delle squame è propriamente protettiva e si sviluppa massivamente con la copertura delle stesse da parte di una sostanza mucosa che completa la difesa esterna proteggendo le squame da agenti esterni come muffe o batteri.

Scheletro
l’impalcatura corporea è rappresentata dallo scheletro che si compone del cranio, della colonna vertebrale e delle appendici ossee che sostengono branchie e pinne.
Le dimensioni dl corpo hanno una lunghezza massima che varia da 22 a 25 cm.

Apparato digerente
dalla bocca si passa alla faringe, questa è provvista di quattro grossi denti che per l’appunto vengono detti faringei che servono a triturare gli alimenti prima della deglutizione nell’esofago che si congiunge direttamente all’intestino molto sviluppato circa tre volte la lunghezza del pesce stesso; l’intestino è slargato nella parte iniziale e poi via via si restringe fino alla aperture anale. A ridosso del tratto allargato o primo tratto intestinale troviamo pancreas fegato e milza.

Apparato respiratorio
proprio come l’apparato digerente esso prende avvio dalla bocca, le narici nei pesci hanno funzione puramente olfattiva, poiché mancano di connessione sia con il digerente che con l’apparato respiratorio. L’acqua introdotta nella bocca , giunge in faringe e quindi in branchie attraverso le quali torna all’esterno. Le branchie sono strutture lamellari nelle quali si compi la filtrazione dell’aria con l’esterno. Sono protette da una struttura lamellari ossee come prima citato nel sistema scheletrico.

Cuore e reni
il cuore nei pesci è localizzato sotto la faringe ed è venoso; costituito da quattro cavità che sono seno, orecchietta, ventricolo e bulbo, ciascuna separata dalla precedente da una valvola, così il sangue confluisce secondo una unica direzione attraverso le camere prima citate fino alle arterie brachiali dove avviene l’arricchimento dell’ossigeno poi da qui al cervello ed al resto del corpo per fare ritorno al cuore e da capo ripartire per il circolo.
La filtrazione del sangue è data dal rene o mesonefro collegato all’apparato urogenitale che termina nella cloaca.

Apparato riproduttore
è distinto in maschile e femminile anche se come prima accennato la distinzione del sesso non è cosa semplice. La concavità a livello della apertura anale infatti nel maschio è convessa. Sicuramente la distinzione del sesso è più semplice nel periodo di accoppiamento poiché il maschio spesso protrae a livello della testa degli opercoli branchiali e sulle pinne pettorali i così detti bottoni nuziali di colore madreperlaceo. La femmina durante il periodo di accoppiamento invece protende il suo ventre poiché ripieno di uova.

Vescicola natatoria
è un organo molto importante situato tra colonna e intestino; in realtà è una sacca membranosa gonfia e lucente che si continua all’esofago tramite il condotto pneumatico. Essa ha la funzione puramente idrostatica cioè consente al pesciolino di regolare il suo assetto acquatico posizionandosi più o meno in profondità, ha funzione anche di equilibrio e di cassa di risonanza.

Cervello
poco sviluppato in realtà poco differenziato è invece particolareggiato per l’olfatto e per la vista.

Occhi
sono molto grandi rotondi e privi di palpebre, in alcune specie sono invece bizzarri. All’interno si trova il cristallino che spostandosi avanti ed indietro consente la visione soprattutto da vicino. La visione così come noi la intendiamo e cioè la curvatura del cristallino non avviene in questa specie in cui per altro la pupilla è fissa e non permette contrazioni derivate in base alla luce.

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