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Acquario: Il filtro

Articolo a cura del Dott. Daniele Barberini

E' definito il "cuore pulsante dell'acquario" in quanto è una componente fondamentale nel funzionamento e nella sopravvivenza dell'ecosistema acquario.

Il suo scopo è quello di mantenere inalterato l'equilibrio ecologico all'interno della vasca eliminando le sostanze di scarto attraverso il passaggio dell'acqua in uno o più materiali filtranti.

Tali sostanze tossiche di scarto raggiungono a volte concentrazioni molto elevate negli acquari a causa della densità di popolazione dei pesci e dell'assenza dei microrganismi decompositori che in natura trasformano le sostanze organiche di scarto, ammoniaca e nitriti soprattutto, in sostanze inorganiche semplici non nocive.

In commercio esistono 3 tipi di filtraggio:

  1. meccanico
  2. chimico
  3. biologico

si differenziano tra di loro in base al meccanismo d'azione.

Filtraggio meccanico
estrae dall'acqua le particelle inquinanti più grossolane attraverso la filtrazione in materiali speciali come le spugne sintetiche, la lana di perla o le resine espanse, che trattengono tra le loro maglie queste particelle.
Una volta rimosso e pulito il filtro questi prodotti di scarto saranno a loro volta allontanati dall'acquario.

Filtraggio chimico
agisce direttamente sulla composizione chimica dell'acqua.
Tale filtro è costituito da materiali ad azione assorbente che agiscono sia in modo selettivo (come le resine specifiche per la rimozione dei silicati, fosfati...che appunto estraggono dall'acqua solo determinate sostanze nocive) sia in modo generico (come il carbone attivo che viene invece più spesso utilizzato per purificare l'acqua dell'acquario dopo trattamenti farmacologici sui pesci).

Filtraggio biologico
questo tipo di filtro agisce utilizzando l'azione decompositrice di batteri "saprofiti" (cioè innocui sia per l'uomo che per i pesci stessi).
I batteri che si vanno a sfruttare sono soprattutto il Nitrobacter e il Nitrosomonas che degradano le sostanze tossiche azotate, come l'ammoniaca, in composti meno tossici come i nitriti e i nitrati.

E' necessario affinchè tali batteri raggiungano concentrazioni sufficienti ad effettuare il loro lavoro detossificante aggiungere degli elementi in ceramica (detti cannolicchi) oppure spugna sintetica, biglie o argilla espansa nell'acquario in modo tale che i batteri possano colonizzarli e raggiungere concentrazioni adeguate.
E' anche necessario fornire dell'ossigeno in quanto questi batteri sono "aerobi" (richiedono ossigeno per i loro processi metabolici).

Bisogna però dire che nel momento in cui si installa in un acquario un filtro biologico sono necessarie dalle 3 alle 4 settimane affinchè venga colonizzato dai batteri in quantità sufficiente ad espletare la sua azione detossificante e per tale motivo sono ormai disponibili in commercio dei prodotti "starter" che contengono già dei batteri al loro interno che iniziano subito a "funzionare" in attesa dello sviluppo successivo delle colonie.

In ogni caso, come già detto in precedenza, è possibile associare tra loro più di un tipo di filtraggio e per tale motivo si consiglia di chiedere al proprio veterinario di fiducia consigli sulla soluzione migliore da adottare a seconda del proprio acquario e dei pesci che ne sono contenuti.

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